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Saalbach shock, "Odi" si ferma ma brinda per Meillard. De Aliprandini: "Peccato per oggi, ma bel finale di stagione"

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Saalbach shock, "Odi" si ferma ma brinda per Meillard. De Aliprandini: "Peccato per oggi, ma bel finale di stagione"

Il gigante delle finali ha regalato la sorpresona, con l'uscita che ha impedito a Odermatt di proseguire nella striscia vincente per arrivare a Stenmark, mentre Loic Meillard sta firmando una gran conclusione di stagione (e che favola Verdu...). Le voci anche di Borsotti e Vinatzer, fuori dalla zona punti.

La Svizzera vince sempre, ma l'unico gigante non conquistato da Marco Odermatt in stagione arriva proprio all'ultima occasione, quando sembrava tutto apparecchiato per una nuova doppietta con Meillard alle sue spalle.

Festeggia invece Loic in quel di Saalbach, dopo aver visto uscire il suo “capitano”, e brindano sul podio anche Joan Verdu, fantastico secondo dopo tutti i guai fisici, e Thomas Tumler (guarda caso, un rossocrociato...): per il dominatore della Coppa del Mondo la striscia record di successi si ferma a quota 12 (e 26 i podi uno dopo l'altro) tra le porte larghe, con il “14” di Stenmark che resiste.

Niente perfect season in gigante con il 10/10 per il fantastico 26enne di Buochs, che oggi ha ricevuto la sua terza sfera di cristallo di gigante e ai microfoni di SRF Sport ha spiegato così quanto successo. “Logicamente non posso essere al massimo della gioia come i miei compagni di squadra, ma questo è lo sport - Volevo accelerare usando lo sci interno e poi mi sono agganciato alla neve. È sempre un peccato chiudere la stagione (in gigante) con emozioni negative quando ci sarebbero nove buoni motivi per emozioni positive. Era stato tutto perfetto sino ad oggi, è andata diversamente qui”.

Sono molto soddisfatto della gara in generale – le parole all'emittente rossocrociata del vincitore Loic Meillard, che oggi ha firmato la seconda perla in fila dopo lo slalom di Aspen - Ovviamente è un peccato per Marco, ma era giunto il momento che ci concedesse lo spazio per una volta (ride, ndr). Lui ci spinge tutti a premere il gas al massimo, dobbiamo lottare e mettere pressione e sapevo che prima o poi sarebbe girata a mio favore. Oggi è stato il giorno giusto”. Per l'Italia è stato un gigante conclusivo abbastanza difficile, anche se Luca De Aliprandini ha strappato la zona punti terminando 14esimo, importante in chiave WCSL verso la prossima annata: “Non posso dire di essere andato male ma neanche bene – le parole del trentino al microfono di Ettore Giovannelli (Rai Sport) – Su questa neve faccio più fatica, ci lavoreremo ancora ma sicuramente è stata una stagione che già dalle gare precedenti a quelle americane era cambiata. In allenamento andavo bene, quindi mi scocciava non avere dimostrato in gara tra Bansko e Palisades Tahoe: l'attacco nuovo di Salomon mi ha dato una bella spinta in più in queste settimane. Odermatt? Oggi forse sentiva di più la pressione per fare la stagione perfetta in gigante, ma resta un fenomeno”.

Alex Vinatzer non ha centrato per la prima volta la zona punti, dopo una 1^ manche molto difficile, ma sorride in generale per la grande annata tra le porte larghe: “La tracciatura era più dritta nella 2^ manche, ho provato ad attaccare ma questa è la mia prima vera gara sciando sul sale e devo migliorare molto. Nella prima sono stato troppo morbido, nella seconda l'esterno mi scivolava via ma rimane una buonissima stagione di gigante, un bel passo in avanti mettendo dentro la seconda disciplina. Vediamo domani in slalom”. Avevo un secondo di ritardo da quelli davanti, sapevo sarebbe stata dura – l'analisi finale di Giovanni Borsotti, sempre ai microfoni di Rai Sport - Ho provato a farla a tutta dopo le ultime gare difficili, qualcosina è venuto ma partendo con la pista liscia è tutt'altra gara, ovvio. Nel complesso stagionale non posso essere pienamente soddisfatto”.

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