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Razzoli ha deciso: sabato l'ultima gara a Kranjska Gora, poi la nuova vita da papà e imprenditore

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2010 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Razzoli ha deciso: sabato l'ultima gara a Kranjska Gora, poi la nuova vita da papà e imprenditore

L'ultimo campione olimpico azzurro dello sci alpino maschile lascerà (il pass per le finali è di fatto irraggiungibile) con la 157esima gara di Coppa del Mondo, nel prossimo week-end sulla "Podkoren" e davanti ai suoi tifosi. A 39 anni, avrebbe voluto salutare tutti con una bella stagione, dopo aver deciso di prolungare di un anno il suo addio proprio per questo motivo; i problemi fisici e la risalita alla quale sarebbe costretto nel 2024/25 con pettorali altissimi gli altri fattori decisivi, rimane una carriera bellissima e lunga oltre 17 anni ai massimi livelli, con la perla dell'oro di Vancouver 2010 e due successi in CdM. E' anche l'ultimo italiano salito su un podio in slalom, nonchè il più anziano in assoluto a riuscirci. La nota FISI: "Solo dopo lo slalom di Kranjska Gora, Giuliano farà conoscere il suo futuro sportivo".

Il prossimo 18 dicembre taglierà il traguardo dei 40 anni e lo farà con una vita piena, bellissima, una nuova avventura con la moglie Elisa per il bambino atteso dalla coppia nel 2024, un'attività da imprenditore (l'Acetaia Razzoli nel cuore del suo Appennino, proprio nella sua Razzolo di Villa Minozzo) già ben avviata assieme alla famiglia e alle sorelle.

Giuliano Razzoli dirà basta con lo sci agonistico fra tre giorni, ovvero in occasione dell'ultimo slalom di CdM prima delle finali di Saalbach, alle quali lo specialista reggiano arriverebbe solo in caso di vittoria e contemporanei risultati negativi di altri avversari. A Kranjska Gora, davanti a tanti suoi tifosi che hanno sempre invaso nel corso degli anni la località slovena per tifarlo, in una gara che ha sempre considerato di “casa”, sabato ci sarà la 157esima e ultima apparizione nel massimo circuito.

Il “Razzo” ha deciso, non aggiungerà un'ulteriore stagione, dopo la diciottesima che sta completando, alla sua già splendida carriera che avrebbe voluto chiudere con qualche bel risultato, tanto che un anno fa, di questi tempi, aveva deciso di proseguire proprio con questo obiettivo. Gliel'ha impedito la carta d'identità, ma soprattutto i guai fisici che l'hanno condizionato di nuovo negli ultimi due inverni, in particolare la solita schiena che già aveva rischiato di non fargli neppure cominciare, oltre un ventennio fa, la sua splendida avventura sulla neve.

A gennaio la caduta in allenamento e ulteriori problemi, saltando alcune delle sue classiche più amate, prima di rientrare a Chamonix ma non riuscire mai a raccogliere punti in questa tribolatissima annata 2023/24: per la prossima, Giuliano finirebbe ad avere di nuovo pettorali altissimi e questa volta ha scelto di non tentare una risalita disperata. Ci riuscì, meravigliosamente, nel 2018/19 con quel clamoroso 5° posto nella notte di Campiglio, col pettorale n° 67, per poi tornare su un podio di coppa, 6 anni dopo l'ultima volta e nella stessa località (seppur non sulla stessa pista), a Wengen il 16 gennaio 2022 diventando, a 37 anni e 29 giorni, lo slalomista più anziano in una top-3 del massimo circuito nonché l'ultimo azzurro capace di regalare alla nazionale questa gioia, in ambito di gare tra i pali stretti (e in assoluto nelle discipline tecniche).

Razzoli è anche l'ultimo campione olimpico dello sci alpino italiano in ambito maschile, con la gemma del 27 febbraio 2010 che rimarrà per sempre, l'abbraccio con Alberto Tomba, 22 anni dopo Calgary per imitare il suo corregionale.

Gli infortuni gli hanno tolto molto, pensiamo soprattutto a quello al crociato quando stava davvero lottando con continuità per qualcosa di grande, tanto che la settimana prima aveva sfiorato il successo a Wengen e, quel giorno maledetto a Kitzbuehel, partiva col numero 1 e dopo 4 porte finì fuori, tenendosi forte il ginocchio sinistro che fece crac.

Oltre alle tre partecipazioni ai Giochi Olimpici (a Pechino è stato ancora il miglior azzurro, accarezzando l'idea della medaglia con l'8° posto a meno di 3 decimi dal podio), sono ben sette quelle ai campionati del mondo, che per lui sono sempre stati amari.

Undici i podi in Coppa del Mondo, due le vittorie con il primo centro a Zagabria, il 6 gennaio 2010 a poche settimane dal capolavoro olimpico, e il secondo alle finali di Lenzerheide del marzo 2011. Il debutto, invece, era avvenuto nel giorno del suo 22esimo compleanno, il 18 dicembre 2006 sulla Gran Risa, in Alta Badia.

Dopo oltre 17 anni, a Kranjska Gora l'ultima recita. In bocca al lupo per una vita meravigliosa, campione!

 

LA NOTA FISI

Dopo la pubblicazione da parte di NEVEITALIA (e di alcune testate locali del territorio reggiano), l'ufficio stampa FISI ha rilasciato una nota, spiegando che "l’atleta intende partecipare allo slalom di Kranjska Gora, nel pieno delle sue potenzialità agonistiche. Successivamente, il campione olimpico farà conoscere il suo futuro sportivo".

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