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"Blacky" Schwarz, gli occhi sulla sfera di cristallo dopo una grande notte: "Io ci credo, ma siamo all'inizio"

'Blacky' Schwarz, gli occhi sulla
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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

"Blacky" Schwarz, gli occhi sulla sfera di cristallo dopo una grande notte: "Io ci credo, ma siamo all'inizio"

Il capolavoro nello slalom sul Canalone Miramonti della "sua" Madonna di Campiglio (qui ha conquistato il primo podio 8 anni fa) porta l'austriaco in vetta alla classifica generale per un duello che si accende per davvero nel confronto con Odermatt. Pure col pettorale rosso sulle spalle, ecco l'analisi del vincitore della 3Tre e quelle di Noel e Ryding, che a 37 anni si regala un altro podio.

Lo incontrammo in mezzo ai tifosi, una mezz'oretta dopo la conclusione di quello slalom del 22 dicembre 2015 che lo vide concludere al terzo posto dietro ai due mostri sacri che dominavano in ogni contesto, Henrik Kristoffersen e Marcel Hirscher, e davanti per appena 8 centesimi a Giuliano Razzoli.

In quella serata a Madonna di Campiglio, Marco Schwarz conquistava il primo podio in CdM e gli brillavano gli occhi, su quel viso dolce di un animo gentile, pacato, ma al tempo stesso tremendamente determinato: otto anni più tardi, “Blacky” si è preso per la prima volta lo slalom della 3Tre, il 23esimo podio con annesso sesto centro in carriera nel massimo circuito, ma soprattutto ha detto chiaro e tondo a tutti, per chi non l'avesse ancora capito, che lui all'obiettivo sfera di cristallo assoluta ci crede eccome.

Intanto si è preso la leadership nella generale con 8 punti di margine su Marco Odermatt, e pure il pettorale rosso ai danni di Manuel Feller dopo che aveva concluso alle spalle del compagno di squadra a Gurgl, prima delle sue tre piazze d'onore sino a questa sera. Nel mezzo, il classe 1995 carinziano ha vissuto due infortuni importantissimi, dal crociato rotto in gara a Bansko nel 2019 al serissimo infortunio alla caviglia in allenamento nel novembre 2021, dopo aver dominato la precedente stagione di slalom vincendo la coppa di specialità.

Così, il progetto Coppa del Mondo è stato rinviato, ma finalmente libero di poter fare una preparazione di altissima qualità sulle quattro discipline, ora “Blacky” Schwarz fa paura anche a re Odermatt e ci sarà da divertirsi sino a marzo, molto probabilmente. “Ero in grande fiducia sin dall'allenamento di ieri – ha detto il faro del Wunderteam nell'intervista a Rai Sport, intervistato in tedesco da Ettore Giovannelli – E' bellissimo vincere in questo luogo per me speciale, una classica della Coppa del Mondo che amo tanto. La lotta per la generale? Intanto mi godo il Natale in testa alla classifica, farò un paio di giorni di pausa e poi ci sarà Bormio, vedremo come andrà lì.

Io ci credo, so che posso farcela ma siamo solo all'inizio. Per reggere le quattro discipline serve un grande lavoro di base, un super team dietro e divertirsi. Io ci sto riuscendo, sto sciando con gioia”.

Clément Noel si è dovuto inchinare per 25 centesimi, lui che non ha mai vinto a Campiglio e guidava con margine dopo la 1^ manche. Rispetto al disastro del 2021, quando gettò letteralmente al vento un successo nelle sue mani, oggi il campione olimpico non può recriminarsi troppo. E così ha ammesso anche nell'intervista ad Eurosport: “Il risultato è ottimo, mi ero abituato a fare bene le prime manche e sbagliare spesso le seconde, questa non è da buttare via ma cercherò la prossima volta di rischiare qualcosa di più. Stare dietro ad un atleta che fa discesa, super-g e gigante – sorride il 26enne francese – significa che c'è qualcosa di sbagliato.

Avremo tante gare a gennaio, sono abbastanza contento del mio attuale livello e non vedo l'ora che arrivino le grandi classiche. Mi piacerebbe vincere Adelboden, che sarà la prossima gara”.

Al terzo posto della night race sul Canalone Miramonti, il veterano che non molla mai: splendido Dave Ryding, al settimo podio della carriera appena compiuti i 37 anni. D'altronde, la classe non è acqua: “Non me li aspetto mai questi risultati, ogni volta so che potrebbe essere l'ultimo podio anche se non sono il più vecchio a farlo – le parole del britannico al microfono di Francesca Marsaglia in casa Eurosport - Il mio team mi spinge tanto, con i compagni più giovani ogni allenamento è come fosse gara. Se non sono al massimo, questi mi prendono a calci nel sedere...”.

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