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La rimonta di Odermatt diventa realtà, anche il gigante di Schladming è del fenomeno! Della Vite in top ten

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2024 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

La rimonta di Odermatt diventa realtà, anche il gigante di Schladming è del fenomeno! Della Vite in top ten

Il fenomeno elvetico risale dall'11° posto con il miglior tempo nella 2^ manche e brucia Feller e Kranjec, eguagliando Stenmark per la serie di podi consecutivi nella specialità (e sono 8 vittorie in fila). Il giovane bergamasco si riscatta ed è 8°, miglior risultato in carriera per Zingerle (ad un soffio dalla top ten, sempre su questa pista), punti discreti per Vinatzer e De Aliprandini con quattro azzurri tra i primi venti, mentre Borsotti esce sul più bello.

Anche quando sembra tutto perduto, lui la risolve.

Da fenomeno qual è, già a 26 anni tra i più grandi gigantisti della storia, a livello di Stenmark e Hirscher, Marco Odermatt vince pure il gigante di Schladming, quello che saltò lo scorso anno causa infortunio. E lo fa nella maniera più rocambolesca, rimontando dall'undicesima posizione della prima manche alla quale era stato costretto da un'inclinazione che poteva risultare fatale, avendo perso oltre un secondo sul piano centrale della Planai.

Nella seconda il campionissimo rossocrociato è stato però molto intelligente, perchè non ha esagerato nella sua voglia di risalire, gestendo sempre bene i carichi e guadagnando su tutti i rivali quasi in ogni sezione: da 98 centesimi di distacco rispetto a Manuel Feller, che guidava a metà gara, il sorpasso con appena 0”05 di margine proprio sul tirolese, che le ha provate tutte per resistere a “Odi” ed è stato oggettivamente grandioso, considerando che sino ad oggi non aveva reso ad alto livello tra le porte larghe.

L'austriaco ha perso oltre mezzo secondo sul muro finale, dove Odermatt ha fatto la vera differenza per centrare quindi l'ottavo successo consecutivo in gigante (5 su 5 nella stagione 2023/24): solo Ingemar Stenmark ha fatto meglio, ma proprio l'asso svedese oggi è stato raggiunto dal ragazzone di Buochs in termini di podi consecutivi tra le porte larghe, considerando gare di CdM, Mondiali e Olimpiadi. Marco è arrivato a quota 24 (22 in fila in coppa) come Ingo, mentre sono 32 i sigilli in assoluto nel massimo circuito, 8 quelli stagionali e il record di 13 condiviso con Maier, Stenmark e Hirscher quest'anno, considerando anche le assenze di Schwarz e Kilde in certi contesti, è destinato ad essere abbattuto.

Detto di uno splendido Feller (sarebbe stata la sua prima vittoria in gigante, tra le altre cose), che domani in slalom proverà a continuare la sua serie esaltante in slalom (stessi orari di gara, 1^ manche alle 17.45, la 2^ dalle 20.45), è buono anche se la chance oggi era enorme, e può avere rimpianti per qualche sezione, anche nella prima manche, con parziali davvero molto alti, il terzo posto di Zan Kranjec (come nelle due gare in Badia) distante 29 centesimi.

A 0”33, a soli 4 centesimi dal suo primo podio in gigante, Alexander Steen Olsen ripete il risultato ottenuto sulla Planai 12 mesi fa, ritrovandosi dopo qualche gara complicata.

Il 22enne norge, 6° a metà sfida della Planai, si mette alle spalle Meillard, che invece era 2° ad appena un decimo da Feller e fallisce nuovamente il primo appuntamento stagionale con un podio, e Zubcic che finisce ex-aequo con il secondo elvetico, quinto a 56 centesimi da Odermatt.

Settima moneta per Joan Verdu, al rientro post infortunio al ginocchio, “legato” nella prima manche col 18° crono e, grazie al secondo tempo nella ripresa (alle spalle solo del vincitore), capace di risalire alla grande per chiudere a 82 centesimi, appena 5 meglio di Pippo Della Vite.

Bravo, anzi bravissimo il ventiduenne bergamasco che aveva tanto bisogno di questo risultato dopo i primi quattro giganti negativi: 8° a soli 0”87, guadagnando una posizione nella manche decisiva, corsa senza paura anche se, in avvio della stessa come confesserà nel post gara, il vice campione del mondo jr 2022 ha concesso un po' troppo, per poi incantare nel tratto centrale recuperando parecchi decimi pure su Odermatt.

E' sufficiente vedere che dietro a Filippo, il 9° classificato paga già 4 decimi dall'azzurro ed è Henrik Kristoffersen, retrocesso dalla terza alla nona piazza con una seconda molto negativa: il terzo norge e a completamento della top ten un ottimo Timon Haugan, col pettorale 50 recuperando sei caselle.

Schmid e Favrot chiudono alle sue spalle, bruciando per una manciata di centesimi Hannes Zingerle che arriva ad un solo decimo dalla sua prima top ten. Il ragazzo della Badia si ritrova completamente nella notte che più gli piace, considerando che sino ad oggi il miglior risultato della carriera era il 14° ottenuto proprio qui, un anno fa. Questa volta è 13°, dal 19° di metà gara. Peccato, enorme, per l'uscita di Giovanni Borsotti che stava viaggiando per un risultato come minimo da top ten, e sarebbe stata la seconda dopo la Gran Risa, dopo aver girato al 13° posto nella prima manche, con l'Italia che piazza quattro atleti nei venti grazie anche a Vinatzer e De Aliprandini.

Sul tracciato disegnato da Peter Fill (prima volta per l'ex discesista in una manche di gigante in CdM), anche il gardenese e il trentino disputando una seconda discesa buona, con Alex che recupera da 25° a 18°, a 2”15 da Odermatt, e Luca da 22° a 19°.

Le classifiche di coppa sono senza storia, nel senso che quasi a metà del cammino in gigante (5 gare disputate su 11), Odermatt ha 215 pt di vantaggio su Zubcic, mentre nella generale sono quasi 600 le lunghezze nei confronti di Sarrazin.

 

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GIGANTE MASCHILE – SCHLADMING

 

Marco Odermatt in 2'10”03

Manuel Feller + 0”05

Zan Kranjec + 0”29

4° Alexander Steen Olsen + 0”33

5° Loic Meillard + 0”56

5° Filip Zubcic + 0”56

7° Joan Verdu + 0”82

Filippo Della Vite + 0”87

9° Henrik Kristoffersen + 1”26

10° Timon Haugan + 1”48

13° Hannes Zingerle + 1”58

18° Alex Vinatzer + 2”15

19° Luca De Aliprandini + 2”22

DNF2 Giovanni Borsotti

DNQ Simon Talacci

DNQ Tobias Kastlunger

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