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Il padrone della Face de Bellevarde è sempre Odermatt, storico podio dell'andorrano Verdu

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Il padrone della Face de Bellevarde è sempre Odermatt, storico podio dell'andorrano Verdu

In Val d'Isère, il primo gigante di CdM è dell'elvetico che riparte da dove aveva lasciato: in testa dopo la 1^ manche, "Odi" centra la 25esima gemma in carriera, regolando Schwarz e un commovente Joan Verdu (reduce da infortunio e che regala il primo podio nella storia al Principato di Andorra). Vinatzer centra la top 15 in rimonta ed è il miglior azzurro davanti a Borsotti, fuori De Aliprandini e Della Vite.

Un autentico show, sbagliando anche più del solito e risalendo come una furia, con parziali irreali per conquistare ancora una volta, la terza consecutiva, la “Face de Bellevarde”.

Marco Odermatt è il padrone assoluto del circo bianco e del gigante in particolare, con il centro numero 15 in Coppa del Mondo (e sono 25 in totale) nella specialità e la serie di podi che prosegue avvicinando Stenmark.

Nel tempio di Val d'Isère, al termine di una seconda manche tostissima non solo per il pendio, ma anche per la nevicata sempre più intensa (tanto da cancellare i TV break per evitare differenze troppo grandi di pista tra gli atleti), il primo gigante stagionale regala grandi emozioni perchè sì c'è il dominio di Re Odermatt, ma alle sue spalle due notizie molto importanti.

Marco Schwarz, quarto a metà gara a 1”23 da Odermatt, porta a casa un 2° posto forse inaspettato considerate le caratteristiche della Face: appena può aprire gas nei tratti meno ripidi, il carinziano fa letteralmente paura, chiude dietro all'elvetico di 98 centesimi (gli era arrivato a poco più di mezzo secondo dopo il secondo intermedio della manche decisiva, prima del capolavoro finale dell'asso di Buochs) e diventa leader della classifica generale di una coppa che ha vissuto solo di due appuntamenti, ma che il leader dell'Austria dimostra di volersi giocare eccome dopo aver ottenuto la piazza d'onore anche nello slalom di Gurgl.

Terzo, a 1”32 dal vincitore, il protagonista della storia più bella e commovente di questo sabato in Francia. Joan Verdu, che poco più di un mese fa si trovava a terra dopo aver rimediato una lesione muscolare decisamente importante allenandosi a secco, non avrebbe neppure dovuto gareggiare qui. Ha recuperato in extremis e, dopo il 9° posto alle Olimpiadi di Pechino, con due manches fenomenali (partendo nella prima col n° 19) ha regalato al suo Principato di Andorra non solo la prima top ten di sempre per il paese in ambito Coppa del Mondo, ma il primo incredibile e meritatissimo podio.

Sono bastati 12 centesimi per resistere alla rimonta di Filip Zubcic, che torna in quota (4° a 1”44 da Odermatt) con una gara molto solida e finalmente convincente, bruciando di 6 centesimi Alexis Pinturault, che questo gigante l'ha vinto due volte ma ha perso davvero troppo nella manche d'apertura.

Sesta posizione finale per Meillard, che era terzo dopo la prima ed è letteralmente crollato, settimo per un anonimo Kranjec a 2”15, un centesimo meglio di Kristoffersen che, dal secondo posto a 65 centesimi da Odermatt, finisce addirittura ottavo e furibondo.

Dietro al campione del mondo di slalom, che dovrà cercare il riscatto domenica (ore 9.30-12.30 le due manches, ma il meteo con vento forte preoccupa), il buonissimo rientro di Alexander Schmid e un discreto Radamus, decimo davanti a Feller, McGrath (considerato che si trattava del primo gigante post crociato, come per il tedesco iridato di parallelo, anche il giovane norge è promosso) e due... sorprese.

Tredicesimo posto da sogno per Noel Zwischenbrugger, austriaco classe 2001 al debutto assoluto (col pettorale 57) che firma il miglior tempo nella 2^ manche (le condizioni erano migliori anche in termini di visibilità) e coglie 20 punti clamorosi, come fanno benissimo gli altri esordienti Zurbruegg (2002 elvetico, 17esimo) e Moeller (il 23enne norge sarà 24esimo). Anche il 14° di Alex Vinatzer, però, è decisamente da sottolineare: il gardenese, 25° a quasi 5 secondi da Odermatt dopo la 1^ manche, chiude col secondo parziale a 2 centesimi da Zwischenbrugger, risale 11 posizioni e coglie il suo top in gigante (seconda volta a punti in assoluto) risultando il migliore degli azzurri.

Per il resto giornata nera o quasi, con Giovanni Borsotti 15° ma non troppo soddisfatto come ammetterà nel post gara, visto il suo feeling con questa pista, e soprattutto le due uscite nella 2^ manche di Luca De Aliprandini, 13° dopo la prima con 3”25 sul groppone, e Filippo Della Vite (era 17° a 3”79). In vista dei giganti in Alta Badia, il trentino e il bergamasco che sono indubbiamente i due leader del movimento tra le porte larghe, dovranno cambiare marcia. Per il vice campione del mondo di Cortina 2021 un'ulteriore notizia negativa, avendo perso la top 15 nella WCSL.

 

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GIGANTE MASCHILE – VAL D'ISERE

 

Marco Odermatt in 2'13”93

Marco Schwarz + 0”98

Joan Verdu + 1”32

4° Filip Zubcic + 1”44

5° Alexis Pinturault + 1”50

6° Loic Meillard + 2”06

7° Zan Kranjec + 2”15

8° Henrik Kristoffersen + 2”16

9° Alexander Schmid + 2”69

10° River Radamus + 2”83

14° Alex Vinatzer + 3”80

15° Giovanni Borsotti + 3”89

DNF2 Filippo Della Vite

DNF2 Luca De Aliprandini

DNQ Simon Maurberger

DNQ Tobias Kastlunger

DNF1 Hannes Zingerle

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