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Feller, la stagione dei sogni e la dedica in lacrime per l'amico scomparso. Vinatzer e Sala a ridosso della top 15

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Feller, la stagione dei sogni e la dedica in lacrime per l'amico scomparso. Vinatzer e Sala a ridosso della top 15

Lo slalom delle finali di Saalbach ha celebrato la prima vittoria in CdM di Timon Haugan, che salva la Norvegia da uno zero clamoroso, ma è anche la grande festa del tirolese, sempre nei primi 5 in stagione e con la sfera di cristallo finalmente alzata al cielo, davanti alla sua gente. E gli azzurri si accontentano...

Una grande emozione vissuta a pochi km da casa, anche se l'aritmetica era arrivata sul... divano, dieci giorni fa con la cancellazione della gara di Kranjska Gora.

Manuel Feller, libero dalla pressione di una sfera di cristallo, la prima della sua vita, già messa in bacheca, oggi è tornato ad attaccare alla sua maniera per esaltare il pubblico di Saalbach, completando la sua stagione perfetta con un altro podio, uno splendido 2° posto prima di vedersi consegnare una coppa davvero molto significativa per il simpaticissimo ragazzone tirolese.

Ai microfoni FIS “Manu”, che ha trionfato quattro volte (sulle sei vittorie totali in carriera) e non è mai uscito dalle prime cinque posizioni nei dieci slalom del 2023/24, ha espresso tutta la sua emozione. “Non so come descrivere a parole cosa rappresenti alzare una Coppa del Mondo davanti a questo pubblico, non si può concludere la scrittura di un libro in maniera migliore di così.

Ringrazio tutte le persone venute qua e chi mi ha tifato nel corso degli anni, sono sempre stato sostenuto nei momenti duri. La dedica? Abbiamo voluto salutare un nostro caro amico mancato un anno e mezzo fa – si commuove Feller – Volevo condividere per lui un momento così importante della mia vita”.

Timon Haugan è stato portato in trionfo dai compagni di squadra, lui che proprio all'ultima occasione (con gli infortuni di Kilde e Sejersted, la nazionale scandinava non avrà velocisti in gara la prossima settimana) ha salvato la Norvegia dal clamoroso zero in termini di successi per il team maschile in questa stagione. Sarebbe stato un record negativo dopo 36 anni, anche se va detto che in termini di secondi posti e podi la qualità non è mancata, così come la sfortuna.

E l'Italia? Una nuova annata, come quella 2022/23, senza piazzamenti in top-3 per l'Italslalom, ma neppure in top five: oggi Alex Vinatzer ha terminato ottavo, disputando una gara se vogliamo simile a quella di Palisades Tahoe, dove fu sesto, mentre Tommy Sala si è dovuto accontentare del 12° finale.

In chiave classifica di specialità e quindi WCSL per il prossimo inverno, i due leader del movimento sono 17° (Tommy) e 18° (Alex). Sì, ci sarà tanto lavoro da fare per salire di livello e parecchie riflessioni nelle prossime settimane.

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