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Apoteosi per Mikaela Shiffrin che vince l'oro mondiale nello slalom davanti al pubblico di casa

Apoteosi per Mikaela Shiffrin che vince l'oro mondiale nello slalom davanti al pubblico di casa
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Getty Images / AFP

Sci AlpinoSci alpino - Mondiali 2015

Apoteosi per Mikaela Shiffrin che vince l'oro mondiale nello slalom davanti al pubblico di casa

Mikaela Shiffrin sfata anche il famoso detto nemo propheta in patria e vince lo slalom femminile mondiale di Vail/Beaver Creek davanti a una folla esultante.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara!

A pochi chilometri dalla porta di casa sua Mikaela a meno di 20 anni entra nella storia: mai nessuna in slalom aveva vinto due ori mondiali e uno olimpico nel giro di due anni, tra le donne solo Vreni Schneider in gigante nel 1987, 1988 e 1989 c'era riuscita e prima ancora Christl Cranz in combinata nel 1935, 1936 e 1937 ma allora i Mondiali si disputavano tutti gli anni e mancoò quindi l’oro del 1936 in contemporanea con quello olimpico e poi si tratta dei tempi eroici dello sci alpino soprattutto femminile, neanche lontanamente paragonabili a quelli di oggi. Secondo oro quindi per gli Stati Uniti nei Mondiali di casa ed entrambi hanno questa particolarità dei tre ori in due anni dato che il trionfatore del gigante Ted Ligety ha, come Mikaela, vinto il titolo iridato nel 2013 e quello olimpico nel 2014.

E’ stata l’ennesima gara al cardiopalma in campo femminile di questi Mondiali e Mikaela, con 40 centesimi di vantaggio su Frida Hansdotter e 44 su Šárka Záhrobská a metà gara, era nella posizione ideale per far gioire i tifosi del Colorado ma un’incertezza nelle prime porte della seconda manche le ha fatto dilapidare tutto il vantaggio, che si è ripresa però alla grande nel tratto finale e trionfando con 34 centesimi su Hansdotter, che migliora il bronzo mondiale di due anni fa a Schladming, e 77 su Záhrobská, quest’ultima è la donna di copertina della giornata perché a due anni e mezzo dall’operazione per asportare un tumore benigno al cervello torna a vincere una medaglia, la sua quinta complessiva tra Mondiali e Olimpiadi e la sua quarta mondiale dopo il bronzo del 2005, l’oro del 2007 e l’argento del 2009, cui seguì il bronzo olimpico a Vancouver 2010. Davvero commovente.

Quarta a 17 centesimi dal bronzo la slovacca Veronika Zuzulová che ha fatto il miglior tempo di manche sul tracciato messo sul terreno da suo padre rimontando dalla decima posizione ma non è bastato per acciuffare una medaglia. Quinta l’austriaca Kathrin Zettel, sesta la canadese Erin Mielzynski, settima l’austriaca Carmen Thalmann, ottava e senza più energie la slovena Tina Maze, nona la francese Nastasia Noens e decima la canadese Marie-Michèle Gagnon. Undicesima la norvegese Nina Løseth e quattordicesima la svedese Maria Pietilä-Holmner, sicuramente tra le deluse di giornata così come alcune di quelle che sono finite fuori nella seconda metà gara, in particolare l'austriaca Michaela Kirchgasser, che dopo il quarto posto della prima frazione è uscita alla quinta porta per uno dei suoi incomprensibili errori, le svizzere Wendy HoldenerMichelle Gisin e l'altra austriaca Nicole Hosp.

Per quanto riguarda casa Italia, Manuela Moelgg non è arrivata al traguardo della seconda manche, sedicesima Chiara Costazza, diciannovesima Federica Brignone. Si chiude così una spedizione al femminile che dire disastrosa è dire poco salvo l’ottavo posto di Daniela Merighetti in discesa, vedremo se almeno gli slalomisti domani sfateranno il tabù che da Vail/Beaver Creek ci vede tornare a casa sempre senza medaglie.

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