Ski-Test Dynastar 2014-2015. Gamma incentrata su slalom e gigante

Le nevi di Pampeago, in val di Fiemme, invernali anche durante i test, hanno dato due fondamentali responsi: l’alta gamma Dynastar per l’anno 2014/15 è giunta a completa maturazione. 

La proposta sicuramente più interessante è il Dynastar Course WC Premium R20, con struttura derivata dai modelli di Coppa del Mondo, reattivo e pastoso, affidabile e intuitivo. Può essere speso sia in campo libero che tra i pali, con una disinvoltura innata a gestire sia i ritmi imposti dalle porte tanto l’andatura più varia in campo libero. Uno sci con una personalità definita, per un pubblico tosto, ma che ingolosisce anche chi è in progressione e vuole migliorarsi per arrivare ad una sciata quasi perfetta.

Un discorso a parte deve farsi per il Dynastar Omeglass Pro R20: molti di noi erano abituati a trovare lo sci da slalom proposto da Dynastar come un rasoio derivato dal reparto corse. Quest’anno il modello è stato rivisto ed ingentilito, senza tuttavia togliere quel piacere della sciata che il modello francese era solito dare.
La tenuta e la reattività sono sempre elevate, ma l’intero sci è reso più docile, per venire incontro ad un pubblico più ampio.
L’Omeglasse Pro adesso è infatti uno sci che può essere sciato su archi diversi, che perdona maggiormente l’errore, e più controllato nella risposta elastica.

La proposta racecarver è costituita dal Dynastar Course Pro, che si sovrappone molto al modello da gigante, risultando meno preciso e più polivalente.
La struttura è di quelle buone, legno lamellare ed uniforme nella deformazione e nella risposta, che permettono di impostare con facilità le curve, in tutti gli archi proposti. Incontra tuttavia qualche difficoltà in quelle più strette, con una tendenza a non svincolarsi in uscita curva.

Il Dynastar Powertrck 89 Fluid è invece la proposta per l’allmountain e tradisce in un certo modo le aspettative. Proposto come sci polivalente per uscire ed entrare dalla pista, soffre moltissimo su neve dura e sul ripido, mentre si trova perfettamente a suo agio sia in fuoripista a bordo pista sia in neve molle o trasformata. La spatola molto morbida, facilita l’ingresso in curva e l’apprendimento della conduzione, ma penalizza su determinati terreni.

Infine, come per altre case, la proposta per il mercato femminile, il Dynastar Elite Light Fluid, si concentra più che altro sulla leggerezza della struttura e sulla facilità di inversione in curva, proponendosi così ad un pubblico alle prime armi o in evoluzione. Il terreno ideale è infatti il pendio medio e la neve non troppo dura, escludendo così le sciatrici di alto livello, che con questo sci si troveranno insicure sui terreni ripidi e compatti.