Questo sito contribuisce alla audience de

Brignone su Shiffrin fa discutere: "Quando doveva presentarsi, non l'ha fatto. Già ad inizio gennaio ha messo le mani avanti"

Foto di Redazione
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinol'intervista

Brignone su Shiffrin fa discutere: "Quando doveva presentarsi, non l'ha fatto. Già ad inizio gennaio ha messo le mani avanti"

Intervistata da RSI, la fuoriclasse azzurra non le ha certo mandate a dire su quanto accaduto negli ultimi due mesi (ancora prima dell'infortunio di Cortina, riferendosi alla rinuncia alle gare di Altenmarkt-Zauchensee) alla rivale statunitense. "Sono convinta che Lara le avrebbe dato un gran filo da torcere, anzi probabilmente l'avrebbe vinta lei".

Lara Gut-Behrami, Federica Brignone, Mikaela Shiffrin.

Un podio semplicemente regale per la classifica generale di una Coppa del Mondo 2023/24 che, questo è fuor di dubbio, ha subito una svolta il 26 gennaio, quando Mikaela Shiffrin è caduta nella prima discesa di Cortina, infortunandosi al ginocchio sinistro e rientrando solo per i due slalom conclusivi della stagione, tra l'altro vinti ad Are e alle finali di Saalbach.

Prima di quella gara sull'Olympia delle Tofane, la cinque volte vincitrice della sfera di cristallo assoluta aveva oltre 400 lunghezze di margine su Vlhova, appena infortunatasi nella sua Jasna, 420 pt su Gut-Behrami e 422 rispetto a Brignone.

La campionessa di La Salle, capace nel finale di stagione di insidiare la futura vincitrice della coppa generale almeno per le graduatorie di specialità, tra gigante e super-g, ha rilasciato parole che fanno discutere tra gli appassionati, riferendosi al fatto che Shiffrin non avrebbe lottato sino in fondo per la sesta “coppona” della carriera.

Anzi, nell'intervista con i colleghi della Radiotelevisione Svizzera Italiana, dopo il super-g delle finali, Federica ha fatto riferimento pure al pre infortunio di Cortina (quando Mikaela saltò le gare veloci di Zauchensee dopo l'influenza che l'aveva debilitata in occasione del precedente week-end di Kranjska Gora, ndr). “Shiffrin? Sono dell'idea che Lara le avrebbe dato un grande filo da torcere, anzi, probabilmente l'avrebbe vinta lei – le parole della valdostana - Nel momento in cui doveva presentarsi, non si è presentata quasi per mettere le mani avanti, già ad inizio gennaio (appunto per il trittico in Austria con due super-g e una discesa, ndr).

Non poteva permettersi di saltare gare questo inverno e secondo me ha anche quasi mollato per non doverla combattere. Sono convinta sarebbe stata dura per Mikaela vincere quest'anno”.

Brignone è rimasta l'unica contendente di Gut-Behrami nel mese conclusivo di CdM, chiaro segnale anche in chiave 2024/25 per riprovarci dopo aver conquistato la coppa nel 2019/2020? “Ho dovuto tenere testa a Lara, altrimenti da sola sarebbe stato troppo facile. Abbiamo dato un po' di pepe anche alle finali, è stata una bella battaglia con un'atleta incredibile – ha sorriso Federica rispondendo alla domanda - Se io sto bene e riesco a sciare come ad inizio stagione e adesso nel finale, al mio massimo senza mettermi pressione addosso, sono pericolosa. Per la prossima stagione ovviamente si rimescola tutto, ripartendo da zero come ogni anno”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
775
Consensi sui social

Ultimi in scialpino

Hirscher, il ritorno del Re - Da Jordan a Schumacher, da Phelps a Foreman, i comeback più clamorosi

Hirscher, il ritorno del Re - Da Jordan a Schumacher, da Phelps a Foreman, i comeback più clamorosi

E' davvero raro trovare uno sportivo del livello di colui che ha conquistato otto volte consecutivamente la Coppa del Mondo, rientrare dopo 5 anni di stop agonistico. Tra i grandissimi non mancano comunque situazioni se vogliamo simili, in ambito sciistico pensiamo innanzitutto a Moser-Proell che, dopo le cinque sfere di cristallo in serie di inizio anni '70, lasciò per un inverno perdendo i Giochi di casa a Innsbruck 1976, ma coronò il sogno olimpico nel 1980.