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Prima gara nazionale di danza: parlano i protagonisti

Prima gara nazionale di danza: parlano i protagonisti
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Figure SkatingFigure skating - interviste

Prima gara nazionale di danza: parlano i protagonisti

In seguito alla prima gara nazionale di danza al Mediolanum Forum di Assago abbiamo raccolto le impressioni delle tre coppie protagoniste: Guignard/Fabbri, Alessandrini/Vaturi e Bernardi/Mior. La gara ha rappresentato un primo test importante nel percorso della qualificazione olimpica, che sarà determinata dai punteggi tecnici ottenuti in diverse gare di questa prima parte della stagione. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti di questa lunga marcia verso Sochi.

GUIGNARD/FABBRI, primi classificati
Marco Fabbri: "Eravamo tesi in questa gara, dato che ci stavamo giocando la qualificazione olimpica. Ovviamente questa è una tensione diversa da quella che si può avere a mondiali ed europei, ma in ogni caso non è stato facile per noi gestirla. La gara è andata abbastanza bene, ci sono state delle imprecisioni qua e là, ma nel complesso siamo andati bene. In particolare c'è stato un inciampo nel Finnstep nella SD e i twizzle nel libero non erano perfetti, ma considerando tensione e risultato siamo contenti.
Quello che è stato più difficile per noi è stato pattinare entrambi i programmi in un solo giorno, è da quando ero piccolo nella categoria cadetti che non mi capitava di doverlo fare. Inoltre, non credo che considerare solamente i Technical Elements Score in tutte e cinque le gare sia stata una scelta giusta. In questo modo infatti durante le competizioni siamo più concentrati sull'esecuzione degli elementi tecnici e non sull'interpretazione e l'esecuzione della performance in toto. Secondo me sarebbe stato più equo considerare i piazzamenti di ogni singola gara e non i punti, ovviamente facendo partecipare noi tre coppie alle stesse tre gare nazionali e due internazionali (in modo da non lasciare qualcuno svantaggiato nel caso di un pannello tecnico particolarmente severo in una gara). In questo modo invece, se un atleta commette un errore tecnico, è molto difficile che riesca a rimediare. Per esempio, quando Luca Lanotte ha sbagliato i twizzle al Grand Prix di Parigi l'anno scorso, i loro Components meritatamente più alti di molte altre coppie hanno permesso loro di classificarsi in ogni caso secondi nella classifica generale. Se qui qualcuno di noi dovesse commettere un grave errore, non avrebbe la possibilità di rimanere in gioco. E questa ovviamente è una cosa che potrebbe capitare a chiunque di noi. E' per questo che, secondo me, sarebbe stato molto più equo considerare i piazzamenti totali in ogni gara.
Adesso partiremo per Skate Canada martedì, poi la gara seguente alla quale prenderemo parte sarà quella dell'NRW Trophy di Dortmund, poi la seconda gara nazionale a novembre e per ultima quella del Golden Spin di Zagabria prima dei nazionali.
ALESSANDRINI/VATURI, secondi classificati

Lorenza Alessandrini: "Io e Simone siamo abbastanza soddisfatti della nostra performance, ovviamente siamo alla prima gara della stagione e possiamo ancora migliorare sotto molti aspetti, ma sentiamo che questo è un buon inizio e un'ottima base su cui continuare a lavorare.
Non ci eravamo posti un obiettivo particolare, più che altro questa gara era importante per capire se stiamo lavorando nella direzione giusta e i punteggi che abbiamo ottenuto sono stati molto incoraggianti sotto questo punto di vista.
Siamo stati davvero contenti dei commenti e dei complimenti che abbiamo ricevuto dopo la gara, soprattutto perché in molto ci hanno detto che con la nostra free dance siamo riusciti a trasmettere delle emozioni. Per noi questa è una cosa molto importante, perché ci piace molto il nostro programma e perché uno degli intenti che abbiamo quando lo eseguiamo è proprio quello di renderlo emozionante per noi e per il pubblico.
La storia a cui ci siamo ispirati, cioè quella del noto attentato avvenuto alle olimpiadi di monaco nel 1972, riguarda dei giovani atleti come noi e i loro allenatori, che proprio come noi credevano nello sport e nell'impegno. Per questo motivo ci ha toccati così profondamente e per questo sentiamo che è davvero importante eseguire al meglio il nostro programma.
Per quanto riguarda la musica, tutto è partito da un canto ebraico di Barbara Straisand che abbiamo sentito ad uno spettacolo in teatro curato dal nostro coreografo Corrado Giordani; ci ha subito colpiti e le nostra allenatrice Barbara Furpsar-Poli, ci ha poi aiutati a cercare delle altre musiche che si abbinassero bene tra loro e con il tema che avevamo scelto.
Questa settimana parteciperemo alla coppa di Nizza, poi sicuramente parteciperemo ad un altro paio di gare senior B e poi ci concentreremo sulle universiadi e sui campionati italiani.
BERNARDI/MIOR, terzi classificati
"Decisamente questa gara non è andata come doveva andare, twizzle a parte - forse non avendoli mai sbagliati li abbiamo dati un po' per scontati - non è stata la gara che avevamo preparato.
Non abbiamo pattinato come facciamo di solito in allenamento e abbiamo commesso piccoli errori, che sommati hanno fatto sì che il punteggio fosse tutto sommato giusto, ma al di sotto delle nostre potenzialità. Siamo comunque contenti di avere recentemente cambiato musica e coreografia della Short Dance, perché sentiamo questa caratterialmente più vicina a noi; speriamo, in vista delle prossime gare importanti, di renderla ancora più ricca. 
Per quanto riguarda il libero, a parte l'aver chiuso la giornata così come l'avevamo iniziata con una serie di piccoli errori, la cosa positiva è stata la conferma di avere presentato un programma emozionante. La sensazione è stata che il pubblico , (a proposito numeroso, nonostante le poche coppie presenti nelle tre categorie) abbia capito cosa volevamo trasmettere. Il giudizio più bello che abbiamo ricevuto, che ci ha dato una grandissima soddisfazione è stato di chi ci ha detto «quando ero piccolo mi hanno raccontato mille favole, ma nessuno è stato capace di farmela vedere come avete fatto voi ». Fantastico, questo è il bello del pattinaggio!
In merito alle gare che sono state organizzate per la qualificazione olimpica, il loro numero, tempistica e località non ci hanno creato particolari problemi. Per noi è stato più che altro un problema di testa, dato che dopo la Short Dance, si tende a rilassarsi e si pensa al lungo solo il giorno dopo. In questa gara invece bisogna tenere alta la tensione fino alla fine della giornata. Fisicamente non è un problema fare 4 minuti a distanza di tante ore, non è certo una fatica, come ho già detto è solo un problema psicologico. Le prossime gare che faremo sono: Riga, Graz e poi le universiadi, gara alla quale teniamo in modo particolare, visto l'incredibile partecipazione di paesi ed atleti di tutto il mondo! 
Per il proseguIo della stagione parleremo con Paola (Mezzadri) e con la commissione tecnica, e poi vedremo."
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