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Elizaveta Tuktamysheva domina la Warsaw Cup

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Figure skating - Warsaw Cup 2014

Elizaveta Tuktamysheva domina la Warsaw Cup

Prosegue senza soste la marcia di Elizaveta Tuktamysheva (196,66), che si è aggiudicata la sesta gara stagionale imponendosi agevolmente nella Warsaw Cup, nona tappa del circuito ISU Challenger Series.

Nelle sette competizioni cui ha preso parte in poco più di due mesi, la quasi diciottenne di San Pietroburgo ha mantenuto un'esemplare costanza di rendimento venendo sconfitta solamente a Skate America dalla connazionale Elena Radionova, attuale primatista stagionale.

A Varsavia, l’allieva di Alexei Mishin è riuscita a migliorare il record personale di sei centesimi avvicinandosi sempre più all'ambita soglia dei duecento punti, finora superata da un ristretto numero di atlete. Peraltro, nel programma libero odierno, le sono mancati un paio di tripli rispetto alle intenzioni in quanto, a ridosso della parte centrale della musica, ha eseguito una combinazione triplo toeloop/doppio toeloop, anziché triplo toeloop/triplo toeloop, ed ha completato due rotazioni anziché le tre previste sul rittberger.  Tuktamysheva ha comunque egregiamente realizzato due doppi axel e cinque salti tripli, ma soprattutto, per la prima volta in carriera, ha valicato quota sessantacinque punti sulle componenti del programma, spingendosi oltre, almeno su questo versante, al punteggio ottenuto da Elena Radionova nel Trophèe Eric Bompard di Bordeaux.

Il secondo posto è stato conquistato dalla armena Anastasia Galustyan (148,63), quindicenne, nata e cresciuta a Mosca, dotata di un notevole bagaglio tecnico, ma ancora indietro rispetto a tante coetanee in termini di qualità di pattinaggio. In ogni caso, non è passata inosservata la combinazione triplo flip/triplo toeloop, eseguita in entrambi i segmenti di gara, ma soprattutto la capacità di eseguire tutte le tipologie di salti tripli, eccezion fatta per l’axel.

In terza posizione si è attestata a sorpresa la lituana Aleksandra Golovkina (147,35), cresciuta di ben diciassette punti rispetto alla migliore prestazione del passato. Decisamente a suo agio sugli elementi di trottola, la sedicenne di Vilnius ha completato nel programma libero un doppio axel e cinque salti tripli sfiorando l'ambiziosa barriera dei cento punti.

La quindicenne finlandese Lubov Efimenko, (142,94), seconda al termine dello short-program, si è dovuta accontentare del quarto posto, penalizzata nel programma libero da diversi atterraggi complessi e da troppi salti al limite con la rotazione.

La svedese Isabelle Olsson (132,45), reduce dal podio di Graz, non è andata oltre la quinta piazza a causa di tre cadute nel programma libero e per via qualche problema di troppo sul triplo lutz.

Discreta prova per l’italiana Micol Cristini (128,33), sesta con il nuovo primato personale ufficiale, nonostante il rammarico per avere perso un elemento di salto del programma libero a causa di una ripetizione di troppo del doppio toeloop. Ingenuità a parte, la diciassettenne bergamasca è riuscita ad atterrare due tripli rittberger ed ha completato due buoni tripli salchow, dimostrando di avere comodamente in mano un programma da oltre novanta punti.

L’attesa lettone Angelina Kuchvalska (125,10) non ha, invece, ripetuto i fasti della tappa di Riga, chiudendo la gara in settima piazza. Nell’occasione, la quasi sedicenne di Riga ha alternato lampi di classe, in particolare la combinazione triplo salchow/triplo toeloop/doppio rittberger, a numerosi passaggi a vuoto, in primis le difficoltà nell’eseguire il triplo flip.


Conclusa la tappa di Varsavia, sono ormai chiari almeno tre dei quattro vincitori dell’ISU Challenger Series. Ai successi di Elizaveta Tuktamysheva in campo femminile e dei fratelli Shibutani nella danza, si è infatti, aggiunto quello degli statunitensi Scimeca/Knierim tra le coppie di artistico. In campo maschile, sarà, invece, determinante il risultato del Golden Spin di Zagabria in quanto Michal Brezina e Konstantin Menshov potrebbero spodestare l'attuale leader Alexander Petrov.

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