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A Heerenveen subito gare dalle forti emozioni, ma l’Olanda comincia senza vittorie

A Heerenveen subito gare dalle forti emozioni, ma l’Olanda comincia senza vittorie
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Getty Images

Speed Skating - CdM a Heerenveen

A Heerenveen subito gare dalle forti emozioni, ma l’Olanda comincia senza vittorie

Tanto arancione a Heerenveen, dove sulla pista Thialf è iniziata la quarta tappa di Coppa del Mondo ISU. Tanto colore arancio sugli spalti e sull’anello di pattinaggio su pista lunga, ma niente dominio in cima al podio. Anzi, delle quattro gare di Division A disputatesi nel venerdì d’apertura, nessuna ha visto trionfare i padroni di casa. Una rarità vera e propria. Nei 3000 donne, gara sulla carta “prenotata” da Ireen Wüst ha visto trionfare Martina Sábliková.

Nei 500 arriva l’ennesimo trionfo di Lee Sang-Hwa – con brivido di un centesimo. Mentre tra gli uomini torna alla vittoria il velocista numero uno (e leader di Coppa generale) della stagione: Pavel Kulizhnikov. Nell’Inseguimento a squadre maschile, l’Olanda si deve accodare all’emergente Corea, vittoriosa a sorpresa.

Ireen Wüst sembrava inossidabile, “condannata” alla naturale vittoria nei suoi 3000 metri, che già l’avevano premiata due volte su due tentativi in questa stagione. Così sembrava andare, fino a pochi giri dal termine della sua batteria. Fino al punto in cui si è scontrata con l’altra donna d’acciaio dello speed skating: Martina Sábliková. Così, dopo una serie centrali di giri da 31’’ di media con la ceca al suo fianco – non lontana –, a rendere i 3000 (nella foto di copertina) ancora più interessanti ci ha pensato la naturale rimonta della fondista argento olimpico sulla distanza. Dagli intermedi dopo metà gara si capisce che la questione per il successo è tutta nelle loro mani. La spunta la fuoriclasse ceca in 4’02’’85, regalando un dispiacere non così preventivabile alla cinque volte medaglia a Sochi 2014 e al suo pubblico accorso sulle tribune – rimaste di ghiaccio per l’accaduto - della Thialf, tutto in attesa della prima vittoria della beniamina originaria di Goirle. La Wüst chiude seconda in 4’03’’14. Un secondo posto indolore perché non compromette la sua leadership nella classifica generale di Coppa del Mondo, ma che vede allungare la rivale vincitrice oggi nella classifica di specialità – 330 punti contro 280 dell’olandese. Eppure l’Olanda mette sul podio un’altra sua atleta giovane – classe 1990 - come Carlijn Achtereekte, terza in 4’05’’95 e al primo piazzamento da medaglia in carriera. La ragazza originaria della regione dell’Overijssel, precede di 38 centesimi la canadese Ivanie Blondin. Dietro di lei Claudia Pechstein.

Francesca Lollobrigida, impegnata sulla distanza in Division B, si piazza al 12esimo posto in 4’16’’36. La romana non migliora quanto aveva corso una settimana fa a Berlino, dove nella stessa distanza aveva concluso al quarto posto inferiore di oltre tre secondi.

Nei 500 metri femminili, la rediviva tedesca Judith Hesse sembrava aver trovato il secondo – e migliore - jolly da podio in questa stagione, dove è giunta terza a Seul. La trentaduenne di Erfurt bissa il podio e la medaglia – di bronzo – conquistata in Asia e si guadagna il podio in 37’’88. Ma lo spettacolo della contesa è tutta su Lee Sang-Hwa e Nao Kodaira, impegnate in un testa a testa da 50 all’ora nell’ultima batteria. Vince la coreana in 37’’69. Ma la vittoria della primatista del mondo non è netta come le precedenti: perché la Kodaira si arrende solo per un centesimo di troppo. Lee rafforza la sua leadership sulla distanza breve: e porta il suo ruolino stagionale a sei vittorie su sette. La campionessa olimpica rimane anche la leader di specialità a +130 punti sulla nipponica. Sorprende la mancanza di olandesi sul podio: la prima della lista è Thijsje Oenema, sesta, preceduta dalle americane Brittany Bowe ed Heather Richardson. Impegnata nel gruppo B, l’altoatesina Yvonne Daldossi non va oltre l’undicesima posizione in 39’’37.

Attesa ben riposta nell'azzurro Mirko Giacomo Nenzi, che comincia il suo primo weekend di questa stagione da membro a tutti i diritti del gruppo A. Il veneziano, impegnato in batteria con l’emergente olandese Gerben Jorritsma, finisce al decimo posto. L’azzurro cerca la concentrazione per lo scatto e percorre i primi 100 metri in 9’’80. Nell’allungo successivo fa fermare il cronometro con un buon 35’’33 dalla corsia esterna. È il suo personale stagionale, che va a migliorare il 35’’55 ottenuto nella seconda serie di Berlino. Allora, il finanziere fu 12esimo. Un nuovo passo in avanti e un’ennesima conferma per la permanenza nel gruppo A. Ora Nenzi ha guadagnato altri 28punti nella classifica di specialità. E si colloca sempre più stabilmente tra i migliori 20.

Per quanto riguarda il discorso-vittoria, Pavel Kulizhnikov risponde presente dopo la campagna trionfale in Asia. Il 20enne russo ritorna a ruggire dopo la “pausa” senza grossi risultati arrivata nello scorso weekend a Berlino, nella quale non sono mancate critiche nei suoi confronti per la sua squalifica per doping – già scontata – durata due anni. La novità assoluta della stagione dimostra di andare forte anche in Europa. Lo testimonia il suo 34’’63 vincente. A nulla può il 34’’91 dell’uomo del momento – due su due nei 500 di Berlino –, il polacco Artur Was. 28 centesimi tra oro e argento sono davvero molti in soli 500 metri. Ma la distinzione è netta anche con il resto del gruppo. Perché si arriva al 35’’16 del canadese Laurent Dubreuil, a podio nella gara sprint ininterrottamente da quattro gare. Il nordamericano dà un dispiacere alla Thialf di Heerenveen relegando Michel Mulder al quarto posto. Jan Smeekens, altro tra gli oranje più quotati e terzo nella classifica di specialità, è solo sedicesimo.

In Division B il trentino David Bosa si migliora ulteriormente a livello cronometrico, toccando il 35’’80 – fa meglio del 35’’83, seasonal best toccato a Berlino. Luca Zanghellini è 23esimo in 36’’39. Il ventenne eguaglia il suo record personale ottenuto cinque giorni fa allo Sportforum della capitale tedesca.

Continuano le buone notizie per gli azzurri soprattutto dal team impegnato nel Team Pursuit. Andrea Giovannini, Luca Stefani e Nicola Tumolero giungono quinti eguagliando la miglior posizione finale, già conquistata a Berlino nel fine settimana precedente. Stavolta, però, il tempo complessivo è minore di oltre un secondo e mezzo. Gli azzurri si misurano in batteria con il Giappone, squadra con un terzetto più rodato, ma dalle potenzialità quantomeno simili. I giri del terzetto italiano valgono, nell’ordine, 31’’6 allo start, 27’’4, 27’’7, 28’’1-28’’, 28’’2 e 27’’9 lanciati. Gli italiani hanno buona intesa e non si sono mai disuniti. Il tempo? 3’46’’86 per un terzetto azzurro più che soddisfatto dalla sua prova.

Non è molto soddisfatto il terzetto olandese. Ancora una volta in formazione non titolare dell’Inseguimento maschile. Le frecce oranje (Stroetinga, Vreugdenhil, de Vries)finiscono all’asciutto di vittoria ed è secondo in 3’44’’57. Vince a sorpresa la Corea, già seconda a Berlino dietro la Polonia. Stavolta gli eroi sono Kim Cheol-Min, Ko Byung-Wook e Lee Seung-Hoon, vincitori in 3’44’’57. Terza la Norvegia con Havard Bøkko,Frank van der Horst e Sverre Lunde Pedersen.

Domani la seconda giornata di gare a Heerenveen. Ecco il programma. Per conoscerlo in maniera dettagliata e per consultare tutti i risultati odierni, clicca qui. È disponibile inoltre la diretta streaming delle competizioni di Division A, nel pomeriggio.

Ore 09:30 1000m donne Division B (Y. Daldossi)
Ore 10:24 1000m uomini Division B (Bosa e Nenzi)
Ore 11:29 5000m uomini Division B (L. Stefani)
Ore 14:00 1000m donne Division A
Ore 14:46 5000m uomini Division A (Giovannini)
Ore 16;33 Team Pursuit donne 
Ore 17:21 1000m uomini Division A

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