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Ragazze d’oro: la staffetta torna alla vittoria in Coppa dopo quattro anni

Ragazze d’oro: la staffetta torna alla vittoria in Coppa dopo cinque anni
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Short TrackShort Track - CdM a Dresda

Ragazze d’oro: la staffetta torna alla vittoria in Coppa dopo quattro anni

Sul ghiaccio di Dresda l’Italia dello short track torna grande. All’EnergieVerbund Arena è festa con il tricolore che sale in cima al podio grazie alla sua super staffetta femminile, vittoriosa a distanza di quattro anni e due mesi dall’ultimo successo di squadra. Decisivo, e non poco, il rientro sulle scene della fuoriclasse Arianna Fontana, che – nonostante la sfortunata prova individuale nei 500 metri – regala a sé e alle sue compagne Elena VivianiArianna Valcepina e Cecilia Maffei una finale vincente. Risultato che mancava da Nagoya, nel dicembre 2011: un’eternità. 

Dunque la campagna di Germania si conclude alla grande in attesa dell’ultimo atto stagionale di World Cup tra cinque giorni. Ma non c’è stato solo l’exploit delle ragazze in questa domenica di gioie. L’Italia porta a casa altri due risultati eccellenti nelle distanze individuali. A cominciare dal brillante quarto posto di Tommaso Dotti nei 1500 metri dopo essere risalito in tabellone dai ripescaggi. Benissimo anche Lucia Peretti, quinta nella Finale A femminile della distanza più lunga del programma.

Ragazze da copertina con una vittoria che sa di liberazione, facilitata sì dall’assenza in finale di superpotenze come la Corea – squadra campione olimpica e mondiale uscente -, il Canada, la Cina e le campionesse europee dell’Olanda, ma pienamente legittimata nel corso dei quattro turni che hanno portato Fontana, Maffei, Valcepina, Viviani – a cui vanno aggiunte Peretti e Tombolato, impegnate nei turni precedenti – a uno splendido oro. L’Italia si rivede lassù in cima grazie alla sua freccia bionda Fontana, rientrata alle competizioni internazionali dopo quasi un anno di pausa. E non sembra affatto una coincidenza fortunosa. Un successo d’autorità nella Finale A con Russia, Giappone e Ungheria. Le azzurre volano subito in testa facendo l’andatura cedendola solo per pochi giri durante le 27 tornate. La strada sembra spianarsi quando le russe escono subito di scena gratuitamente. A quel punto, dopo sei tornate, il discorso podio rimane aperto per tre team con le magiare che nel frattempo superano l’Italia. A meno 11 perde terreno il quartetto nipponico e le azzurre si portano in testa con il facile sorpasso decisivo della Fontana sull’ungherese Backsai ai -7 dalla conclusione dei 3000 metri di gara. Tocca alla plurititolata 25enne valtellinese chiudere in parata in 4’12’’175. L’Ungheria è seconda in 4’12’’396 davanti al Giappone (4’13’’219).

Decisamente fortunato il cammino degli italiani nei 1500 metri (seconda serie). Al femminile, Lucia Peretti, che aveva ottenuto il pass già nella giornata di venerdì finisce al quinto posto nella Finale A. In semifinale, la 25enne di Bormio si ritrova a contendersi i posti per le Finali – A e B – con la campionessa del mondo overall e leader di Coppa sulla distanza Choi Minjeong (Corea), con la sua connazionale Noh Do-Hee, la francese Pierron, la cinese Tao Jiaying e la tedesca Walter. L’azzurra segue con sapienza il duo coreano che detta i ritmi della gara. Poi viene sfilata da Pierron, Tao e Walter. La svolta arriva poco dopo: ai -6 cadono Noh – avanzata poi in Finale A - e la cinese. Lucia non si lascia sfuggire l’occasione e attacca con coraggio e prontezza, superando in sequenza dapprima la transalpina e poi la tedesca. È finale perché il suo secondo posto – in 2’32’’158 - alle spalle di Choi (2’32’’057) le vale un posto tra le magnifiche sei che si sono andate a giocare la vittoria Finale A. Nell’ultimo atto ottiene un eccellente 5° posto, suo miglior piazzamento in carriera (prima di oggi era un 12° posto nei 1500 di Erzurum, nel febbraio 2015). La finalissima per le medaglie è stata vissuta sul leitmotiv che ha visto la canadese Maltais contro il terribile trittico coreano composto da Choi Minjeong, Noh Do-Hee e Kim Alang. Le tre saranno anche le stesse che monopolizzeranno il podio (nello stesso ordine d’arrivo) per una tripletta coreana mai ottenuta in questa stagione. Con questa vittoria – la quarta in stagione sui 1500 – Choi conquista matematicamente la Coppa sulla distanza. L’azzurra ben si comporta, ma non riesce a entrare nel vivo della battaglia per le medaglie condotta con maestria dalle asiatiche in superiorità numerica. Lucia rimane dietro mentre la Choi prende il comando delle operazioni con un’accelerazione netta ai -3 dal termine. La portacolori dell’Esercito chiude in 2’27’’400 finendo così quinta, guadagnando conseguentemente alla squalifica della Maltais per arrivo irregolare.

In precedenza, erano state eliminate nell’unica semifinale di ripescaggio – che riammetteva ben tre concorrenti al tabellone principale – le altre due azzurre Cecilia Maffei e Federica Tombolato. Le due si sono piazzate rispettivamente al 21esimo e al 25esimo posto.

Sulla stessa distanza, gli uomini azzurri piazzano un atleta tra i big della Finale A. Si tratta dell’ottimo Tommaso Dotti, ritrovatosi a battagliare con i migliori interpreti presenti a Dresda. La giovane promessa dello short track maschile sfiora il podio piazzandosi quarto in 2’23’’156. Eguaglia così il suo miglior risultato in carriera ottenuto nel febbraio 2015 sui 1000. Vince il coreano Seo Yi Ra in 2’22’’789 (primo oro in carriera nei 1500) davanti al canadese Alexander Fathoullin e al coreano Kwak Yoon-Gy. La svolta arriva con la scivolata dell’olandese leader di Coppa Sjinkie Knegt a 2 giri dalla fine. Davanti a lui Seo vola a vincere con sicurezza nonostante il tentativo disperato di recupero di Fathoullin. Dotti finisce a meno di 3 decimi dal terzo posto di Kwak. Nelle semifinali c’era anche Yuri Confortola, primo crono d’ingresso dopo le batterie del venerdì. Il bormino della Forestale ritrova nella stessa semifinale anche il compagno di team, il 22enne Dotti. Quest’ultimo aveva superato i due turni di ripescaggio della domenica mattina. Il poliziotto milanese è tra i più attivi nelle prime fasi della gara su 13 giri e mezzo e guadagna una splendida Finale A con un sorpasso all’interno sul canadese François Hamelin all’ultimo giro. Dotti accede così alla sua prima finalissima in carriera nei 1500 chiudendo al secondo posto dietro il coreano Kwak Yoon-Gy (2’22’’454). Bene anche Confortola, bravo a risalire con Dotti nelle ultime tornate, si piazza terzo – e di conseguenza vola in Finale B – con 2’22’’622. Nella finalina, il 29enne veterano della Nazionale si piazza al secondo posto – 2’21’’253 il suo tempo – alle spalle di François Hamelin (2’21’’086). Con questo buon risultato, Confortola chiude al nono posto in classifica generale sulla distanza. Si era invece fermato alla decisiva semifinale di recupero, il terzo azzurro Davide Viscardi. Il portacolori dell’Agorà Skating Team è giunto terzo (2’33’’815) nella prova che ha premiato il giapponese Keita Watanabe (2’33’’718). Si è piazzato 24esimo nel ranking conclusivo sulla distanza.

In precedenza non c’era stato niente da fare per Arianna Valcepina, alla caccia della sua seconda semifinale stagionale. La 21enne delle Fiamme Gialle era brillantemente stata riammessa nel tabellone principale dei 500 metri dopo i ripescaggi mattutini, nei quali aveva superato i due turni in programma. L’azzurra si arrende nei quarti di finale – tempo di 44’’324 – alla britannica Elise Christie (43’’099) e alla canadese Audrey Phaneuf (44’’099), pur riuscendo a piazzarsi in terza posizione grazie al sorpasso nell’ultimo giro sulla cinese Lin Yue. Sarà 12^ nella graduatoria complessiva sulla distanza sprint. In precedenza Elena Viviani, la seconda italiana al via dei ripescaggi, aveva alzato bandiera bianca nell’ultimo turno dei recuperi arrivando terza alle spalle della riammessa Valcepina e di Yu Sakai (Giappone). Alla fine sarà 19esima nel ranking.

La Finale A completa il weekend eccellente di Marianne St-Gelais, già vincitrice ieri dei 1000 metri. L’argento olimpico sulla distanza a Sochi 2014, vince di forza – in 43’’080 - il duello con un’altra tra le atlete più in forma del momento come Elise Christie. Per la plurititolata nordamericana si tratta del decimo successo sui 500 in World Cup. La britannica è seconda, così la regina dei 1500 (prima serie) di ieri si deve accontentare dell’argento, staccata di soli 35 centesimi all’arrivo. Terza è l’olandese Lara van Ruijven, che vince la battaglia per il bronzo con la connazionale Yara van Kherkof. Per la 23enne originaria di Heerenveen arriva così il secondo podio in carriera dopo il secondo posto ottenuto a Montréal nello scorso novembre. In classifica generale di specialità, la St-Gelais si porta a 798 punti dalla leader nonché campionessa in carica Fan Kexin, assente e Dresda. Dietro di loro c’è la Christie.

I 500 metri maschili segnano – parallelamente al percorso della sua compagna nella vita St-Gelais – il secondo hurrà in Germania per il canadese Charles Hamelin. Il campionissimo québécois rinnova la battaglia con Semen Elistratov – aveva già vinto quella sul chilometro di ieri – e ottiene un altro oro con il tempo di 40’’251. Il russo si accoda a lui, distante 80 centesimi. La Russia si rifà conquistando il bronzo con lo specialista Dmitry Migunov (40’’394) che ha la meglio sul secondo canadese Samuel Girard (40’’503). La classifica generale vede Hamelin superare proprio Girard con 30352 punti contro i 25616 del compagno. I due – che hanno già annunciato la loro assenza a Dordrecht – potranno essere scalzati soltanto da Wu Dajing o da Migunov.

Tra gli italiani impegnati nella distanza più breve, il giovane piemontese Andrea Cassinelli, l’unico della pattuglia convocata da Kenan Gouadec in gara stamane sui 500, ha subìto una penalty nelle batterie di ripescaggio. Di conseguenza è stato retrocesso in fondo alla classifica sulla distanza, piazzandosi soltanto 52°.

In chiusura della domenica di finali all’EnergieVerbund Arena, arriva il sigillo vincente della staffetta maschile targata Russia. Migunov, Shulginov, Grigorev ed Elistratov riportano il loro team al successo in Coppa dopo l’ultimo hurrà datato novembre 2014. I quattro precedono in 6’54’’170 il Canada di Hamelin e gli Stati Uniti.

Clicca qui per consultare i risultati completi e le classifiche aggiornate di World Cup dopo l’ultima giornata di gare a Dresda. La manifestazione tornerà la prossima settimana, a Dordrecht (Olanda) con la sesta e ultima tappa di Coppa del Mondo stagionale.

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Coppa del mondo di short track - Dresda, Germania

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Domenica 7 Febbraio 2016

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