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Per salvare la tecnica classica, la Germania propone di limitare la lunghezza dei bastoncini

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Per salvare la tecnica classica, la Germania propone di limitare la lunghezza dei bastoncini

Continuano ad arrivare proposte per tentare di salvaguardare la tecnica classica nello sci di fondo. A giugno, nel congresso FIS di Cancun, era stata bocciata, almeno per la prossima stagione, l’ipotesi di introdurre zone nelle quali sarebbe stato obbligatorio il passo alternato. Dalla Germania parte ora una nuova iniziativa, da discutere questa settimana nel meeting autunnale della federazione internazionale a Zurigo: la limitazione della lunghezza massima dei bastoncini.

“Sul tavolo c’è una proposta precisa da parte dei tedeschi per limitare la lunghezza dei bastoncini all’85% dell’altezza dell’atleta”, spiega Vegard Ulvang, capo del comitato dello sci di fondo della FIS.

Åge Skinstad, che all’interno del comitato rappresenta la Norvegia, ha già annunciato che, se l’iniziativa sarà portata avanti, spingerà per portare il limite all’86-87%.

Ulvang ha precisato che, in ogni caso, l’intenzione di preservare la tecnica classica è condivisa dalle varie federazioni nazionali: “Nel complesso, l’ambiente dello sci di fondo vuole mantenere le due tecniche. Semmai, c’è del disaccordo sulle misure da adottare.” Nel merito della proposta tedesca, il tre volte campione olimpico appare possibilista: “Il fatto stesso che questa proposta venga dibattuta suggerisce che l’imposizione di una lunghezza massima per i bastoncini è ritenuta accettabile. Dopo di che, si può discutere su dove vada fissata”.

Tra gli atleti, ha detto la sua Øystein Pettersen, oro a Vancouver nella sprint a squadre, in coppia con Petter Northug: “Io sono fondamentalmente contrario alle misure che impediscono il progresso, ma sarei molto più aperto ad una riduzione della lunghezza dei bastoncini che all’introduzione di zone con obbligo di passo alternato.”

La questione in esame potrebbe forse apparire a prima vista marginale; gli studi condotti dal professor Thomas Lonsnegard, della Scuola Norvegese di Scienze dello Sport, dimostrano tuttavia il contrario. Facendo riferimento al caso di Martin Johnsrud Sundby, che nella scorsa stagione ha utilizzato bastoncini di lunghezza pari all’87.5% della sua statura, il professor Lonsnegard ha dichiarato: “Sundby ottiene in questo modo un guadagno di alcuni secondi nei tratti in salita. Dalle nostre ricerche risulta che il beneficio è particolarmente significativo in salita, mentre non è ancora chiaro quale sia l’effetto quando la velocità è più alta.”

La decisione che verrà presa a Zurigo, insomma, potrebbe avere un impatto tutt’altro che trascurabile sulle gare a tecnica classica della stagione 2016-17.

 

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