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Kristina Šmigun-Vähi potrebbe perdere gli ori di Torino 2006

Kristina Šmigun-Vähi potrebbe perdere gli ori di Torino 2006
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Kristina Šmigun-Vähi potrebbe perdere gli ori di Torino 2006

A più di un decennio di distanza dai Giochi Olimpici di Torino, Kristina Šmigun-Vähi potrebbe essere privata delle medaglie d’oro conquistate in quella occasione nella 10 km TC e nello skiathlon.

Nel 2014, il comitato olimpico estone aveva comunicato che nuove analisi su campioni del 2006 avevano rivelato tracce di sostanze dopanti. I legali di Šmigun-Vähi hanno sempre contestato i risultati e i metodi utilizzati per ottenerli: ci sono voluti perciò due anni perché il caso arrivasse di fronte al TAS.
Ci è stato detto che l’udienza del TAS comincerà in settimana”, ha confermato Beckie Scott, campionessa olimpica a Salt Lake City e ora leader del comitato degli atleti della WADA. Scott ha precisato che la WADA non è parte in causa, e che attenderà l’esito del procedimento prima di rilasciare commenti.
Due anni fa, Šmigun-Vähi aveva respinto ogni accusa: “Tutto questo è incomprensibile. Tutti i campioni erano stati analizzati a fondo nel 2006 e dimostravano che ero pulita. Come era inevitabile, visto che non ho mai fatto uso di doping”.
L’estone era stata già al centro di una vicenda controversa poco prima dei Giochi di Salt Lake City, quando risultò positiva ad un controllo, salvo poi essere scagionata in seguito a controanalisi negative.
Qualora il TAS condannasse Šmigun-Vähi e la privasse degli ori, il podio della 10 km diventerebbe un monocolore norvegese, con Marit Bjørgen davanti a Hilde Gjermundshaug Pedersen e Kristin Størmer Steira. Quest’ultima salirebbe sul gradino più basso del podio anche nello skiathlon, alle spalle di Kateřina Neumannová e Evgenija Medvedeva.
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