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Lars Berger dice basta. Si ritira il "Jolly Roger" del biathlon e dello sci di fondo

Lars Berger dice basta. Si ritira il 'Jolly Roger' del biathlon e dello sci di fondo
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Lars Berger dice basta. Si ritira il "Jolly Roger" del biathlon e dello sci di fondo

Lars Berger, pochi giorni prima del suo trentaseiesimo compleanno, ha deciso di concludere la sua carriera agonistica arrendendosi definitivamente ai problemi al ginocchio che lo tormentano da anni. Smette uno degli atleti più amati dal pubblico, anche e soprattutto al di fuori dei confini norvegesi.

La notizia dell'addio è stata data in anteprima dalla televisione TV2, non ci sono quindi ancora dichiarazioni da parte del diretto interessato, che tuttavia, recentemente operato alla martoriata articolazione, aveva fatto intendere come l'intervento avrebbe potuto rappresentare la fine della sua avventura.

Berger è uno dei rari esempi di atleta capace di essere competitivo in due differenti sport poiché ha raccolto successi al massimo livello sia nel biathlon, sua disciplina d'elezione, che nello sci di fondo dove ha spesso fatto incursioni vincenti.

Enormi limiti nella precisione al poligono, soprattutto nei tiri in piedi, gli hanno impedito di diventare uno dei più grandi di sempre, ma proprio le sue caratteristiche ne hanno fatto un idolo degli appassionati in quanto atleta letteralmente capace di tutto e del contrario di tutto, quindi anche di far saltare il banco quando il risultato delle competizioni appariva ormai definito.

Nel biathlon il fratello maggiore di Tora ha ottenuto un totale di 7 vittorie e 16 podi, compresi 2 argenti iridati. Uno nella mass start a Oberhof 2004 e l'altro nella sprint di Pyeong Chang 2009. Proprio il risultato nella partenza in linea di undici anni fa è la sintesi perfetta dell'atleta Berger.

A lungo nelle retrovie a causa di diversi errori nei primi tre poligoni, era ormai fuori gara. Anzi non era mai stato in gara. Invece Lars prima trovò lo zero all'ultimo poligono, risalendo in decima posizione, e poi grazie a un giro finale percorso a ritmo fantascientifico arpionò tra lo stupore generale la piazza d'onore.

Oltre ai successi nel biathlon, Berger si è rivelato vincente anche nello sci di fondo. Ai Mondiali di Sapporo 2007 sorprese tutti gli avversari conquistando una clamorosa medaglia d'oro iridata nella 15 km a skating, favorito anche dai cambiamenti di condizioni meteo.

Tuttavia viene spesso dimenticato come due anni prima, ai Mondiali di Oberstdorf, si fosse piazzato quarto nella famosa gara dela doppietta italiana (vittoria di Pietro Piller Cottrer davanti a Fulvio Valbusa).

Inoltre i selezionatori norvegesi del fondo hanno più volte inserito Lars the Fast - come è stato soprannominato per le sue indubbie qualità sugli sci stretti - nelle staffette dei main events. Non a caso ha fatto parte di due quartetti vincitori dell'oro iridato (Oberstdorf 2005 e Sapporo 2007) oltre a quello che ha conquistato l'argento olimpico a Vancouver 2010.

Nelle prove a squadre del biathlon invece ha ottenuto tre medaglie (oro a Pyeong Chang 2009, argento a Oberhof 2004 e Anterselva 2007). Pertanto Berger è uno dei pochi eletti riusciti nell'impresa di conquistare medaglie iridate in due sport diversi nello stesso inverno.

Oltre all'aspetto sportivo il buon Lars, da tutti apprezzato per le sue qualità umane, ha ricevuto grande notorietà proprio nel 2007 per via di una clamorosa gaffe "a luci rosse" in diretta televisiva durante i Mondiali di Sapporo. Il video è facilmente reperibile su YouTube cercando "Lars Berger & Ingerid Stenvold", ovvero la giornalista involontaria protagonista del siparietto.

Negli ultimi tormentati anni, però non privi di qualche soddisfazione, il norvegese gareggiava con una benda da pirata sulla propria carabina. Alla fine però i problemi fisici lo hanno costretto ad ammainare il jolly roger e issare bandiera bianca.

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