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Abetone, a rischio l’apertura degli impianti di risalita

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Abetone, a rischio l’apertura degli impianti di risalita

C’è molta incertezza sull’apertura degli impianti di risalita dell’Abetone per la stagione invernale 2016/2017.  In particolare il rischio riguarda gli impianti Selletta-Riva-Gomito, in mano alla società “Slittovia Abetone”. Lo scorso 4 luglio si è svolta un’assemblea pubblica tenutasi nella sala consiliare del Comune di Abetone per cercare di coinvolgere e sensibilizzare il più possibile gli abitanti della zona sulla situazione.

La risposta è stata più che positiva. Oltre 400 persone, infatti, residenti sia sul versante toscano che in quello emiliano, hanno partecipato all’assemblea per opporsi alla chiusura degli impianti e per richiedere un intervento da parte degli enti locali.

 “Abbiamo già interessato la Regione Toscana su cosa sta succedendo e sembra che l'ente di Rossi sia intenzionato a rilevare gli impianti, però passando per un'acquisizione da parte del Comune di Abetone a cui poi girerà il finanziamento” ha spiegato il sindaco Giampiero Danti.

In ballo ci sono anche un migliaio di posti di lavoro. Inoltre è stato anche creato un tavolo permanente di crisi della montagna. La crisi del nostro territorio è a tutto tondo ed è giusto capire che ci sono possibilità per il futuro perché per ora non si sta muovendo niente e capire anche su cosa bisogna puntare per un rilancio della zona”.

È stato richiesto l’intervento esplicito della Regione tramite un nota mandata anche al prefetto di Pistoia e all’Unione dei Comuni Montani:  “Si ribadisce l'urgenza che codesta Regione possa porre in essere un immediato intervento a sostegno del comparto onde evitare l'inevitabile chiusura di tutte le attività economiche legate al turismo invernale”.

Sull’argomento è intervenuto anche Andrea Formento, direttore di “Val di Luce S.p.A” e amministratore della società “Slittovia” nonché presidente della “Federfuni Italia”, l’Associazione Italiana delle Aziende ed Enti proprietari e/o esercenti il trasporto a fune in concessione sul territorio nazionale: “Va trovata una soluzione veloce perché la chiusura di una parte degli impianti metterebbe in ginocchio una fetta importante dell'economia del territorio. La popolazione ha risposto molto bene e ha dato una totale disponibilità, magari anche aderendo a qualsiasi iniziativa possa risolvere il problema. Tra l'altro si sta svolgendo anche una raccolta di firme per testimoniare nella realtà quanta adesione c'è”.

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