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Sochi, - 50: le grandi sorprese olimpiche (1). Kerrin Lee Gartner, chi...?

Sochi, - 50: le grandi sorprese olimpiche. Kerrin Lee Gartner, chi...?
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OlimpiadiOro in DH Albertville '92

Sochi, - 50: le grandi sorprese olimpiche (1). Kerrin Lee Gartner, chi...?

MERIBEL (Francia) - A cinquanta giorni da Sochi, ecco la prima puntata della nostra piccola iniziativa che vi accompagnerà fino alle Olimpiadi russe, raccontandovi le imprese dei fortunati "carneadi" capaci di strappare medaglie o addirittura ori olimpici ai favoriti durante l'evento a Cinque Cerchi, nello sci alpino. E ce ne sono davvero tante, di storie così... Cominciamo dalla sorpresissima al femminile (in realtà tutto il podio fu inaspettato) nella discesa libera dei Giochi di Albertville 1992. Quando la nebbia si diradò per un attimo nella parte alta del tracciato, e una canadese di Trail, British Columbia, sciando comunque divinamente, divenne la prima atleta del suo paese a vincere la prova più ambita dello sci alpino... 

Sabato 15 febbraio 1992, Meribel, Francia, sede delle gare veloci nelle prove di sci alpino femminile. E' il gran giorno delle discesa donne, con quattro favorite chiare ai nastri di partenza: la tedesca Katja Seizinger, l'austriaca, dominatrice della Coppa del Mondo, Petra Kronberger, le svizzere Bournissen ed Heidi Zurbriggen. Nella Coppa del Mondo di quella stagione, fino ad allora, si erano disputate cinque discese libere: Santa Caterina Valfurva, con il trionfo di Bournissen, 3a anche a Grindelwald; Serre Chevalier (1a Kronberger); Schruns e Morzine (1° posto in entrambi i casi per Katja Seizinger, 2a anche a Santa Caterina); Grindelwald, appunto, con la vittoria di Sabine Ginther, che era in realtà la favorita n.1 della combinata (cadrà, purtroppo, chiudendo lì la stagione). 

Pista Face Du Roc de Fer, dura, a tratti pazzesca, un labirinto pieno di trappole cui si aggiunge, proprio all'ultimo momento, la presenza di nuvolaglie cariche di neve, pioggia e nebbia. I pronostici saltano letteralmente per aria. Su un terreno particolare, con la neve zeppa di umidità, le big del discesismo femminile cannano completamente tattica, mantenendo, e sbagliando, le linee e le traiettorie studiate in prova su un terreno ahiloro decisamente più duro, addirittura ghiacciato.

La 27enne canadese Kerrin Lee-Gartner, residente a Calgary, un podio ad Altenmarkt in discesa nel dicembre '90 (terza), donna da grandi appuntamenti e poi vedremo perché, in stagione non è andata affatto male, anzi, piazzandosi sempre nelle dieci nelle quattro discese disputate (ha saltato Schruns), tra la 4a e la 10a posizione. Diciamo che è un outsider di lusso. La gara è un thriller per i distacchi minimi e per la nebbia che occupa la parte alta. Ma quando scende Kerrin, la nebbia si alza improvvisamente nel tratto iniziale, dove la canadese, che scia divinamente, solleva meno neve negli ingressi più veloci. Rispetto alle prove cambia tutto, le difficoltà dei salti scompaiono, la velocità si riduce di molto e le atlete più tecniche non riescono a sfruttare le loro doti e la loro sapienza stilistica. La canadese non sbaglia nulla e col pettorale 12 si piazza incredibilmente al comando. 

Kronberger e Seizinger sono brave nei tratti più difficili, ma perdono un'infinità di centesimi nella parte bassa, la più rovinata. Forse gli sci non sono stati preparati a scivolare veloci su quella neve, forse le atlete in questione pagano anche la sicurezza o la pressione, forse, semplicemente, le tre medaglie meritano in tutto e per tutto di vincere. Resterà un mistero. 

Le ragazze sconfitte, comunque, e siamo alle solite, non finiranno più di maledire Heinz Krecek, responsabile FIS dello sci femminile, che avrebbe dovuto rimandare la gara per impraticabilità di campo, a detta loro. La più rognata? Heidi Zurbriggen, sorellina di Pirmin, costretta a ripetere la sua prova, con il fiatone e gli sci rovinati, dopo aver percorso più di metà pista, in quanto sul tracciato si trovava ancora una delle favorite, la svizzera Chantal Bournissen, caduta malamente.

Sei centesimi tra l'oro di Lee Gartner e l'argento di Hillary Lindh, americana, altra atleta che si sveglierà solo nei grandi appuntamenti; tre centesimi tra l'argento e il bronzo di Veronica Wallinger, l'austriaca "sbagliata" che salva l'onore del Wunderteam; tre centesimi tra il bronzo e l'inferno, nella fattispecie occupato dalla Seizinger (che si rifarà con gli interessi vincendo l'oro olimpico in discesa a Lillehammer '94 e Nagano '98). 

Kerring Lee Gartner non vincerà mai più una gara, nemmeno in Coppa del Mondo, dove otterrà comunque altri 5 podi, due in superG e tre in discesa, con 34 piazzamenti nelle dieci. Ma tra Olimpiadi e Mondiali, da Calgary '88 passando per Vail '89, Saalbach '91, Albertville '92, Morioka '93 e Lillehammer '94, disputerà 12 prove tra discesa, superG e combinata, finendo... ben nove volte nelle migliori dieci. Allora divenne improvvisamente famosa quanto Nancy Greene, campionessa asssoluta, vincitrice in Coppa del Mondo e anche di un oro in gigante e di un argento in slalom ai Giochi di Grenoble '68, e più di Clifford, Sorensen e Graham, medagliate mondiali. Oggi è un'apprezzata commentratrice televisiva per CBC Sports, in Canada. 

                                                                                                                       (1 - Continua). 

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